La verifica funzionale Statica e Dinamica. Uno schema per un’indagine funzionale approfondita
Vorrei aprire questo articolo con alcune citazioni:
- Il controllo posturale efficace dipende dalla corretta gestione delle informazioni provenienti dai sistemi visivi, vestibolari e propriocettivi (Paillard et al., 2006).
- Ogni aggiustamento posturale è il risultato della gestione del feedback proveniente da sistemi sensoriali associato ad un’adeguata applicazione di forza, che ha lo scopo di controllare il corpo nello spazio (Torres-Oviedo & Ting, 2007).
- Il sistema visivo fornisce informazioni sull’orientamento e movimento dell’ambiente circostante rispetto all’individuo. Il feedback visivo contribuisce significativamente agli aggiustamenti posturali anticipatori, ma è troppo lento per influenzare una risposta ad un disturbo improvviso dell’equilibrio (Grace Gaerlan et al., 2012).
- Il sistema vestibolare fornisce indicazioni sull’orientamento del corpo rispetto alla gravità e alle forze di inerzia, creando uno schema di riferimento gravito-inerziale per il controllo della postura (Cullen, 2012).
- Il sistema somato-sensoriale fornisce informazioni al sistema nervoso centrale sulla posizione e movimento del corpo rispetto alla superficie. Inoltre, questo sistema fornisce indicazioni sul rapporto di posizione dei vari segmenti corporei, coinvolgendo afferenti da muscolatura, tendini e meccanorecettori cutanei (Qiu et al., 2012).
- Il mantenimento dell’equilibrio richiede il controllo della proiezione del centro di massa all’interno della base di base di supporto, l’anticipazione e la reazione ai disturbi all’equilibrio causati dal movimento (Hof et al., 2005)
Poichè nelle situazioni di normalità, le informazioni dai diversi sistemi sopra citati vengono integrate, poiché nessuno di questi sistemi è in grado di fornire in maniera perfettamente chiara tutte le informazioni sul movimento del corpo e dell’ambiente intorno ad esso (Palm et al., 2009).
Tuttavia, esistono situazioni comuni nella vita quotidiana che impediscono l’appropriato flusso di informazioni da uno o più di questi sistemi sensoriali: in questo caso è necessario un processo di ribilanciamento del contributo dei diversi sistemi nella gestione dell’equilibrio e stabilità (Asslaender & Peterka, 2014).
La continua ricerca di equilibrio è presente sia nella gestione della stazione eretta (situazione semi-statica), che nella gestione del movimento, dalla locomozione (situazione dinamica) all’esecuzione di movimenti complessi (situazione dinamico-sportiva).
Spesso ci si dimentica che durante la gestione della patologia da parte del paziente, lo stesso entra in protezione per non sentire il dolore, modificando quelli che sono i suoi equilibri e i processi di riequilibrio
Ecco che dunque, giusto è concentrarsi sul punto di doloreo sul punto di trattamento, ma non dovresti dimenticarti che, una volta passata la fase acuta, gestito il dolore e la fase patologica, ci si deve concentrare sul riequilibrio del paziente, con un ottimo metodo di valutazione e di gestione dei feedback che ricevo dalla valutazione stessa.
È fondamentale, quindi, approcciare l’analisi posturale come un’indagine sulle varie situazioni, investigando quella che è la capacità di gestione dell’equilibrio in funzione di complessità progressiva del movimento. Una panoramica globale di questo tipo permetterà di individuare potenziali squilibri e gli adattamenti compensatori derivanti, cosa che non sarebbe possibile con una semplice analisi in statica o semi-statica.
Buona Fisioterapia
DENIS CARUSO