L’analisi dei parametri spazio-temporali del passo dopo un intervento LCA
Riporto il caso di un soggetto uomo di 47 anni, operato a seguito di rottura LCA e del menisco mediale del ginocchio destro.
Il paziente è stato sottoposto a tre Gait Analysis, una pre-intervento e due in momenti consecutivi alla fase di Follow-up.
Le analisi sono state condotte utilizzando:
- Sistema ottico OPTOGAIT sincronizzato con un sistema inerziale
- Sistema inerziale GYKO
Il sistema di rilevamento ottico con risoluzione di circa 1 cm, è composto da una barra ricevente e una trasmittente(1) per valutare tutti i contatti a terra in modalità monodirezionale 2D
Il sistema Inerziale è stato invece posizionato sul tronco del paziente mediante gli appositi accessori.
Al soggetto è stato chiesto di camminare in modo naturale all’interno di Optogait
Nella valutazione seguente vengono considerati i parametri spazio-temporali del cammino ottenuti con Optogait che differiscono maggiormente tra arto sano e arto malato. Vengono inoltre riportati i valori posturali relativi al movimento del tronco nella sessione pre-intervento e nella prima di follow-up.
ANALISI DEL REPORT:
Valori spazio-temporali
Nei precedenti articoli si è detto che l’analisi di questi parametri è utile quando è collegata alla funzione biomeccanica di una determinata fase e a muscoli, tendini, legamenti e articolazioni
In questo specifico caso (rottura o lesione di LCA), il ginocchio è indebolito e le strutture a cui fanno capo non sono in grado di assicurare il loro perfetto e preciso contributo nella stabilizzazione e controllo del peso.
Determinano inoltre una riduzione dell’attività dei muscoli quadricipiti (2), variabili come
- la presenza del dolore
- la debolezza
- la limitazione del ROM articolare
Dal punto di vista biomeccanico, le azioni e funzioni compromesse caratterizzano fortemente la fase di appoggio e in particolar modo:
- la fase di loading response
- la fase di pre-swing
Il report mostra in modo chiaro differenze importanti tra i due arti, oltre che nella lunghezza e durata del passo, nella durata di queste due fasi
Si nota che il passo destro è più corto e più veloce ed è caratterizzato da una fase di accettazione del carico più lunga e di preparazione alla fase di volo più breve
La differenza evidenziata tra i parametri di arto sano e arto malato è una conseguenza delle problematiche citate in precedenza e che verranno risolte attraverso dei programmi riabilitativi appositi
Nel post-intervento, la riabilitazione avrà come obiettivo
- il ripristino della corretta attività dei muscoli flessori ed estensori del ginocchio
- aumentare la capacità di stabilizzazione attiva e l’ampiezza del ROM articolare.
La possibilità di osservare, monitorare e oggettivare questi parametri, permettono una progettazione del percorso riabilitativo in modo più preciso, rendendolo più efficace.
I dati relativi alla prima sessione di follow-up mostrano come la differenza tra le lunghezze del passo e la durata temporale tra i due arti, diminuisca.
Lo stesso accade nell’ultima sessione dove la differenza raggiunge valori minimi, riscontrabili anche nelle classi di normalità (una lieve asimmetria, solitamente inferiore al 5% si osserva in qualsiasi soggetto).
Anche le differenze riscontrate durante la fase di accettazione del carico e di pre-swing persistono nel tempo, ma decrescono rispetto ai valori pre-intervento.
Attraverso questo sistema si capisce che il protocollo fisioterapico intrapreso è efficace nel riequilibrio del cammino del soggetto riconducendolo ad uno stato funzionale e aumentando la simmetria tra gli arti
ANALISI DEL REPORT:
Stabilità del tronco
I parametri legati all’analisi della postura dinamica del tronco subiscono delle lievi variazioni che risultano comunque di elevato interesse (vedi figura sottostante)
Gli istogrammi riportati in figura riportano i valori medi dell’area all’interno della quale si muove il baricentro del tronco (cm2) e delle oscillazioni antero-posteriori e medio-laterali. (cm). La colonna grigia indica i valori relativi ad una situazione pre-intervento, in verde i dati del primo follow up.
Si nota quindi che, pur di poco, il paziente sembra modificare la sua strategia. Prima dell’intervento le oscillazioni sono prevalenti nell’asse antero-posteriore mentre dopo l’intervento prevalgono quelle dell’asse medio-laterale.
CONCLUSIONI
La Gait Analysis è altamente accettata come supporto clinico per la scelta corretta del Percorso Riabilitativo Individuale in quanto permette di quantificare le alterazioni del cammino e di valutare in modo preciso le limitazioni funzionali, facendo differenza tra anomalie patologiche e compensatorie.
La metodica ovviamente è sempre stata poco utilizzata poichè il rapporto costo/beneficio non è alla portata di tutti, mentre non c’è dubbio alcuno che l’oggettivazione di un’osservazione sia sempre utile in ambito clinico.
Una validissima soluzione oggi è fornita dalle moderne tecnologie indossabili e portatili come sensori inerziali e dispositivi di rilevamento ottico che rappresentano una valida alternativa sia per impegni economici che di semplicità di utilizzo ed applicabilità
I parametri spazio-tremporali così misurati permettono di individuare la fase del cammino fuori-normalità e lo studio della bio-meccanica del movimento aiuta a discriminare le possibili cause del fenomeno.
Nel caso clinico esposto, analizzando il report precedente all’intervento, è possibile supporre l’esistenza di un difetto nella capacità di accettazione del carico e di stabilizzazione.
Anche senza conoscere la diagnosi del soggetto, ciò avrebbe indirizzato la ricerca del deficit tra le articolazioni e i muscoli maggiormente coinvolti nella bio-meccanica di questa azione.
I parametri spazio-temporali sono inoltre grandezze fisiche di facile comprensione e possono quindi essere utilizzate con successo nella riabilitazione a biofeedback: il rilevamento in real-time della loro variazione durante il cammino, può essere utilizzato per dare un feedback uditivo o visivo al fine di indurre il paziente ad auto correggersi e lavorare anche sulla sua consapevolezza.
Tuttavia, per disturbi motori più lievi rispetto a quelli derivanti da patologie neurologiche o comunque per un utilizzo giornaliero della GA, parametri spazio-temporali, valutazione dei rom, dell’equilibrio, della forza, etc. possono rappresentare un completamento del lavoro valutativo al fine di migliorare i percorsi riabilitativi e un’opportunità da non sottovalutare per economicità, semplicità e velocità di esecuzione.
Buona Fisioterapia
CARUSO DENIS