Crio-ultrasuonoterapia nel trattamento della fascite plantare cronica con spina calcaneare.
( tempo di lettura 2:30 min )
La fascite plantare è una delle cause più comuni di dolore al tallone inferiore ed è molto frequente in alcuni sport di corsa.
Colpisce fino al 10% della popolazione generale e rappresenta dall’11% al 15% di tutta la sintomatologia del dolore al piede.
Sono stati suggeriti diversi trattamenti, ma non ci sono prove a sostegno di una specifica strategia di gestione conservativa.
Ho già scritto qualche riga relativamente all’utilità della sinergia del freddo abbinata alle vibrazioni meccaniche.
Se per caso ve lo siete fatto sfuggire, non ci sono problemi…………
- https://www.cle-elettromedicali.it/fisioterapia-strumentale/la-termoregolazione-parte-1/
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Uno studio molto interessante ha valutato l’efficacia della terapia CRYO-ULTRASUONI nel trattamento di questa problematica, attraverso una sperimentazione clinica in singolo cieco.
Sono stati valutati 102 pazienti affetti da fascite plantare cronica con le seguenti caratteristiche:
- sintomatologia dolorosa da almeno 6 mesi
- intensità del dolore superiore a 5 sul punteggio VAS
- presenza di sperone calcaneare
- utilizzo di ortesi plantari
- inefficacia di precedenti terapie
I pazienti sono stati randomizzati in due gruppi:
- gruppo A trattato con crioultrasuoni
- gruppo B con crioterapia
Il protocollo si basava su 10 trattamenti giornalieri, della durata di 20 minuti.
Ogni partecipante è stato valutato, utilizzando il punteggio VAS, in queste tempistiche:
- prima (T0) del trattamento
- 3 mesi (T1)
- 12 mesi (T2)
- 18 mesi (T3) dopo l’ultimo trattamento
L’indice di efficacia è stato calcolato da T1 a T3.
Entrambi i trattamenti sono stati trovati efficaci quindi sicuramente il trattamento Cryo risulta essere uno strumento indispensabile all’interno di un reparto riabilitativo o una fisioterapia
RISULTATI
la differenza nell’intensità del dolore sulla scala VAS tra i due gruppi al T2 era di 4,35 punti a favore del Gruppo A (IC 95% 3,75; 4,95; P<0,001), raggiungendo l’end point primario. La differenza nell’intensità del dolore sulla scala VAS tra i due gruppi a T1, T2 e T3 era rispettivamente di 3,00, 4,35 e 4,81, mostrando una differenza statisticamente significativa tra i punteggi medi VAS a tutti i follow-up a favore del Gruppo A.
Punteggi di a almeno il 66% dell’indice di efficacia è stato raggiunto solo nel gruppo A (valori P <0,001).
In conclusione, la terapia Cryo-ultrasound promette un miglioramento clinico efficace e duraturo nei pazienti con fascite plantare cronica, data la sua elevata efficacia terapeutica, la soddisfazione dei pazienti, e il suo protocollo di utilizzo breve e ripetibile.
Fonte:
Cryoultrasound Therapy in the treatment of chronic plantar fasciitis with heel spurs. A randomized controlled clinical study.
C.Costantino M.C. Vulpiani D.Romiti. M.Vetrano V.M.Saraceni
Buona fisioterapia a tutti
DENIS CARUSO