LAVORI PER………. O LAVORI TANTO PER………….?
❗️❗️❗️ LAVORI PER…….. O LAVORI TANTO PER…….. ? ❗️❗️❗️
( Tempo di lettura 3:00 min. )
Qualche giorno fa, mi trovavo da un cliente per parlare del suo nuovo progetto di implementazione.
I suoi obiettivi mi sono da subito molto chiari, riesco a quantificarli alla perfezione. Comprendo dove vuole arrivare.
Sono altrettanto chiare le caratteristiche che cerca, per il raggiungimento degli obiettivi esposti.
Mi ha anche detto, e la cosa mi ha fatto molto piacere, che vuole lavorare con me per la stima e la fiducia che ha nei confronti miei e del mio team, nonostante abbia comunque voluto sentire altre campane ( che figata )
Una volta concluse tutte le mie domande e una volta chiara tutta la situazione, arrivo alla domanda sul budget: ” quanto sei disposto ad investire per questo progetto?”
La cifra da me esposta, per la mia soluzione, risultava, nel totale, essere più alta del 40% rispetto a quella proposta dai miei competitor.
“Denis “, mi dice, “sui sistemi di valutazione e monitoraggio e sugli ausili e accessori, sei leggermente più alto, di circa il 10%, ma per poter lavorare con te sono anche disposto, perchè comprendo il valore aggiunto. Non ci siamo per nulla per quanto riguarda tapis roulant e bike. Sei molto più alto, di circa il 30%.”
Accolgo l’obiezione e rispondo: ” hai una struttura riabilitativa che aiuta le persone nel recupero e la risoluzione di una patologia o un problema. Di fatto hai una struttura sanitaria. Sei sicuro che i miei colleghi e competitor abbiano proposto tecnologie con certificazione medicale? Ovvero strumenti prodotti secondo normative e caratteristiche ben precise e che possono essere installate in palestre riabilitative, o ti hanno proposto dei normali tapis roulant e bike, gli stessi che possono essere installati anche in una normale palestra?”
Mi risponde: ” beh si, ho capito questa differenza, ma per risparmiare valuto la seconda ipotesi. Ho parlato con quelli dell’ASL e mi hanno detto che per loro non fa differenza se queste apparecchiature sono certificate o meno.”
Il punto cruciale non è il parere dell’ASL ( non solo ). Il problema nasce nel malaugurato caso in cui un paziente si infortuna con l’utilizzo dello strumento ( può succedere ) e avanzi una denuncia. In questo frangente, l’organo di competenza chiamato in causa, non è l’ASL, sono i NAS e per loro questi elementi sono i principali da valutare. E’ stato usato uno strumento non idoneo e non prodotto allo scopo, ovvero un utilizzo errato
Il mio cliente mi dice: ” Ho capito Denis, ma in questo momento voglio risparmiare dando lo stesso il servizio!“
Per non venir meno ai miei valori e codici di condotta, gli ho comunicato che sarei stato felicissimo di seguirlo per ciò che riguarda i sistemi di valutazione e tutta la parte accessoria di allestimento e non avrei potuto aiutarlo per quanto riguarda la fornitura dei tapis roulant e bike a meno che non fossero certificati medicali e quindi con un impegno economico più alto. Tutto questo per la sua e la mia tranquillità.
Mi dice che vorrebbe avere a che fare con un interlocutore unico.
” Amico mio, grazie per questa tua nota di stima e fiducia, in questo caso, oggi, non sono la persona che fa per te “.
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Al fine di essere di supporto nell’approfondimento della parte legislativa, utile per fare ragionamenti e riflessioni , vi invito a leggere l’articolo tecnico in materia ( https://www.cle-elettromedicali.it/legislazione/riferimenti-normativi-circa-la-necessita-di-avere-dispositivi-certificati-medicali-o-meno-nelle-palestre-riabilitative/ ) dove troverete anche link e riferimenti.
Buona Fisioterapia
DENIS CARUSO