Trazione intermittente cervicale: funziona davvero nella radicolopatia cervicale dovuta all’ernia del disco?
(tempo di lettura 3:53 min )
Circa 40.000 persone in Italia, soffrono di spondilosi e circa 15.000.000 di italiani soffrono di patologie a carico della colonna ( fonte: www.quotidianosanita.it).
Ad oggi le soluzioni che tutti cercano, sopratutto per la gestione del dolore che in alcuni casi è particolarmente debilitante, sono:
- Le iniezioni epidurali di steroidi, le quali risultano molto dipendenti dalla tecnica e il loro uso deve essere limitato a tre sessioni l’anno* per evitare effetti collaterali ( * FDA. Comunicato stampa: comunicazione dell’FDA sulla sicurezza dei farmaci: l’agenzia richiede modifiche all’etichetta per avvertire di problemi neurologici rari ma gravi dopo l’iniezione di corticosteroidi epidurali per il dolore. 23 Aprile 2014 )
- L’intervento chirurgico che comporta molti rischi ed effetti collaterali, nonchè limitazioni post-chirurgiche nella vita quotidiana. Il tasso di fallimento complessivo della chirurgia della colonna lombare è stato stimato fino al 50% ** ( ** Thomson S. Failed back surgery syndrome – definition, epidemiology and demographics. Br J Pain. 2013;7(1): 56-59.)
Se esistesse la possibilità di aiutare i pazienti a migliorare la loro situazione debilitante in modo “rapido” e duraturo al fine di ridurre, allontanare o addirittura eliminare il rischio di intervento chirurgico o il ricorso a iniezioni epidurali?
La soluzione c’è e si chiama
SISTEMA DI DECOMPRESSIONE SPINALE
Molti sono gli studi a supporto di questa tecnologia nel miglioramento dello stato patologico a carico della colonna.
Proprio per questo voglio presentare un articolo molto interessante legato al concetto di decompressione spinale
Obiettivo:
- La trazione intermittente cervicale è comunemente usata per il trattamento del dolore al collo, prevalentemente con coinvolgimento della radice nervosa a causa di ernia del disco o spondilosi cervicale.
- Lo scopo di questo studio prospettico randomizzato e controllato, era confrontare la differenza tra due protocolli di trattamento della radicolopatia cervicale a seguito di ernia del disco
- trattamento di terapia fisica tradizionale – impacco caldo, ultrasuoni, TENS, etc. – ed esercizio, con o senza trazione)
- trattamento di terapia fisica con aggiunta di seduta di decompressione spinale
Materiali e metodi:
- 27 pazienti con radicolopatia C7 unilaterale dovuta a ernia del disco verificata mediante risonanza magnetica sono stati reclutati e assegnati in modo casuale a uno dei due gruppi di trattamento (trazione e gruppo di controllo).
- Il gruppo di trazione ha ricevuto fisioterapia regolare, esercizio fisico e trazione cervicale intermittente, mentre il gruppo di controllo ha ricevuto fisioterapia regolare ed esercizio fisico per 15 sessioni (5 sessioni a settimana).
- Le misure di esito primarie erano la scala analogica visiva e la massima forza di presa del lato interessato registrate al basale e alla dimissione.
Risultati:
- L’analisi statistica ha rivelato un aumento significativo della forza di presa e una diminuzione significativa della scala analogica visiva dopo 15 sessioni di trattamento fisioterapico in entrambi i gruppi, rispetto al punteggio pretrattamento (p=0,001 e p=0,001, rispettivamente).
- La variazione della forza di presa e della scala analogica visiva dopo 15 sessioni, è stata significativamente più alta per il gruppo di trazione rispetto al gruppo di controllo (p=0,037 e p=0,044, rispettivamente) ovvero + 20% di effetto terapeutico in più.
Conclusione:
Le conclusioni che se ne traggono da questo studio molto interessante, è che un dispositivo di trazione tecnologicamente avanzato, con elementi di precisione nel monitoraggio dei livelli di trazione, abbinata ad un costante esercizio fisioterapico al fine di mantenere gli effetti benefici ottenuti, porti ai seguenti vantaggi:
- Miglioramento del 20% sulla gestione del dolore nella radicolopatia cervicale
- Aumento della forza di presa della mano sul braccio interessato e riduzione sostanziale del dolore al collo e al braccio nella radicolopatia C7 dovuta all’ernia del disco.
I fisioterapisti che utilizzano questa tecnologia, in media riferiscono:
- miglioramento del 45% della precisione del lavoro, grazie ad un sistema preciso e replicabile di trattamento
- miglioramento della qualità del lavoro dell’80% in abbinamento alle pratiche manuali come pompage o il metodo McKenzie
- Precisione assoluta delle modalità operative
( dati statistici raccolti dal 100% dei terapisti intervistati che gia utilizzano questo metodo di lavoro )
Cervical Intermittent Traction
Turco J Phys Med Rehab 2012;58:277-82.
Buona Fisioterapia
DENIS CARUSO