Tanti sono ancora i dubbi sulle differenze tra Onda d’urto FOCALE (FSWT o ESWT) e Onda d’urto RADIALE (RSWT)
Cerco di fare un po di ordine.
La terapia extracorporea ad onde d’urto (ESWT) è stata introdotta per la prima volta nella pratica clinica nel 1980 per la litotripsia urinaria.
Il litotritore utilizza onde d’urto per rompere grandi calcoli renali in pezzi più piccoli (ovviamente in fisioterapia non avviene questo). La forma più comune di litotripsia è la litotripsia ad onde d’urto extracorporee (ESWL).
Extracorporeo significa “fuori dal corpo”. In questo caso, si riferisce alla fonte delle onde d’urto. Durante l’ESWL, una macchina speciale chiamata litotritore genera le onde d’urto.
I litotritori usano una pressione di circa 120 MPa
I dispositivi di riabilitazione utilizzano una pressione di circa 40 – 65 MPa
La riabilitazione e la medicina fisica utilizzano l’energia della terapia con onde d’urto (radiale o focale) per trattare i disturbi cronici dell’apparato muscolo-scheletrico
Lo scopo del trattamento dell’onda d’urto in generale è innescare processi naturali di riparazione del tessuto
APPLICAZIONI PIU’ COMUNI:
Tendinopatie croniche
Disgregazione di calcificazioni
Consolidamento osseo
Gestione del dolore cronico
Diversi sono i generatori per onde d’urto FOCALI e RADIALI
Ci sono due tipi di terapia a onde d’urto – focalizzata e radiale
L’onda d’urto radiale produce onde divergenti per principio pneumatico
L’onda d’urto focalizzata produce onde convergenti in base a uno dei quattro principi menzionati. Il più recente è elettroacustica, sviluppato da BTL.
RADIAL SHOCK WAVE THERAPY
Sfruttando l’aria compressa (oppure anche un campo magnetico), il proiettile all’interno dell’applicatore viene accelerato ad alta velocità (con gli applicatori a campo magnetico la forza di spinta è notevolmente inferiore e sopratutto non costante)
Il proiettile colpisce il trasmettitore e genera un’onda d’urto radiale che si propaga in senso divergente attraverso il tessuti
FOCUS SHOCK WAVE THERAPY ELETTROIDRAULICO
Il generatore Elettroidraulico sfrutta l’alto voltaggio applicato tra due elettrodi posti nel fuoco F1 a distanza di 1 mm e all’interno di un elissoide riempito di acqua.
Di conseguenza si forma un’onda sferica di pressione indotta dalla rapida crescita delle bolla di vapore (fuoco F1).
L’onda primaria (che presenta già le caratteristiche di una onda d’urto) così formata viene focalizzata dall’ellissoide e si concentra in modo uniforme nell’area focale intorno al fuoco F2.
FOCUS SHOCK WAVE THERAPY ELETTROMAGNETICO
Il generatore elettromagnetico può essere a bobina piatta o cilindrica, a seconda della sua disposizione. Il funzionamento
comunque è similare.
La bobina è avvolta da una membrana metallica.
Il passaggio della corrente nella bobina genera un campo elettromagnetico che causa l’espansione della membrana provocando così la formazione di onde primarie che vengono focalizzate nel Fuoco F.
VANTAGGI: Terapie efficaci
SVANTAGGI: Breve durata applicatore
FOCUS SHOCK WAVE THERAPY PIEZOELETTRICO
Il sistema si basa su un gran numero di cristalli piezoelettrici sono posti sulla superficie concava di una calotta sferica
Quando viene applicata ai cristalli una forte differenza di alta tensione, questi presentano una repentina contrazione ed espansione del loro volume provocando nell’acqua nellaquale sono immersi, piccolissimeonde primarie di pressione che si sommano e si concentrano nel fuoco F.
VANTAGGI: Lunga vita dell’applicatore
SVANTAGGI: Terapie meno efficaci
FOCUS SHOCK WAVE THERAPY ELETTROACUSTICO
Il sistema si basa su di un generatore ad alta tensione applicato ad un complesso di lenti elettroacustiche
La lente elettroacustica crea un’onda d’urto focalizzata che viaggia in maniera convergente attraverso il tessuto.
All’interno dell’applicatore è presente un SINGOLO cristallo piezoelettrico che viene deformato dall’alta tensione.
La sua deformazione crea un’onda di pressione meccanica che viene quindi modellata dalla forma concava della lente per renderla convergente.
Questa tecnologia combina entrambi i vantaggi dei competitor quindi abbina all’efficacia della terapia una lunga durata dell’applicatore.