Onde d’urto Radiali Vs Onde d’urto Focali
Onde d’urto Radiali o Onde d’urto Focali?
Quali sono le migliori dal punto di vista terapeutico?
Quali sono quelle originali?
Perché storicamente di afferma che le seconde risolvono i problemi e le prime sono solo un “Ultrasuoni più potente”?
Perché le seconde DEVONO essere usate dai medici?
Queste sono le domande che mi vengono poste dai tuoi colleghi fisioterapisti. Vediamo di riordinare le idee anche per capire, nel caso tu voglia affinare il tuo servizio verso il paziente, quale sia la metodica giusta (non migliore)
Vediamo con ordine, dal punto di vista tecnico, quali sono i parametri di differenza:
- nelle Onde d’urto radiali l’onda diverge dalla sorgente e si espande nel tessuto in modo radializzato, facendo si che il fuoco sia localizzato sulla testina e le onde pretorie si diffondano in modo radializzato facendo di fatto perdere un pò la densità di energia che ci si era prestabilita
- nelle onde d’urto focali invece la dimensione del fuoco è notevolmente ridotto e la penetranza è molto più elevata rispetto un’onda d’urto radiali
DENSITA’ DI ENERGIA: storicamente le onde d’urto focali hanno sempre sviluppato una densità di energia molto più elevata rispetto le onde d’urto radiali
- onda d’urto radiale da 0,30 a 1,2 mj/mm2 (dipende dal modello)
- onda d’urto radiale non superava i 0,2 mj/mm2
Puoi capire come davvero non potevano essere messe a confronto sul concetto dell’idoneità terapeutica anche secondo la scala che vedi in figura
Da qualche anno a questa parte le onde d’urto radiali sviluppano una densità di energia molto più elevata a volte addirittura più alta rispetto ad alcune onde d’urto focali anche se il picco pretorio risulta essere diverso (vedi figura).
- onda d’urto focale da 0,30 a 1,2 mj/mm2 (dipende dal modello)
- onda d’urto radiale 0,3 – 0,46 mj/mm2 (dipende dal modello)
Chiaro è che in precedenza un’onda d’urto radiale poteva essere utilizzata solo nel trattamento del miofasciale mentre ora viene utilizzata con ottimi risultati anche su trattamenti di tendinopatie inserzioni subacute ed acute con o senza calcificazioni, sugli speroni calcaneari, etc.
Con questo non voglio comunque paragonare l’efficacia del trattamento tra un’onda focale ed una radiale poiché comunque a parità di densità di energia il fuoco di un’onda d’urto focale risulterà sempre essere più “chirurgico” di quello di un’onda d’urto radiale.
Anche se ultimamente sono stati sviluppati degli applicatori per onde d’urto radiali che focalizzano l’onda in modo importante (vedi foto allegate)
TOLLERABILITA’
- L’onda d’urto focale, proprio per una distribuzione di energia molto elevata in un fuoco molto stretto, risulta essere molto dolorosa e con molta difficoltà il paziente riesce ad arrivare al termine della sessione di trattamento.Il punto focale molto preciso e chirurgico richiede inoltre una preparazione molto fine da parte dell’operatore poiché una densità di energia così elevata in un diametro molto piccolo ha alte percentuali di arrecare danni al paziente. Per questo motivo è consigliato l’uso da parte di personale medico e magari l’affiancamento con un sistema di valutazione ecografia.
- Grazie al suo fuoco più “aperto” , fermo restando una densità di energia importante, la terapia risulta essere molto più tollerata e di effetto terapeutico quasi paragonabile ad un’onda d’urto focale. Certo saranno necessarie un numero di shock per trattamento più elevati ed un numero di sedute superiore rispetto un’onda d’urto focale (mediamente 6 sedute con la radiale rispetto a 3 con la focale ). Per questo motivo le onde d’urto radiali possono tranquillamente essere utilizzate da personale Fisioterapista
UTILIZZO
- Proprio a causa del fuoco molto stretto, per un limite di impostazione delle frequenze del colpo (generalmente massimo fino a 8 Hz ) e per una questione di ergonomicità, è impossibile effettuare trattamenti miofasciali, decontratturanti, antiedemigeni con un’onda d’urto focale. L’applicatore è molto pesante e poco ergonomico e le frequenze basse non permettono questa tipologia di trattamenti
- L’onda d’urto radiale trova la sua forza proprio in questo, nella dinamicità e nell’ergonomia dell’applicatore. Con una buona metodica si possono ipotizzare trattamenti su patologie inserzionali e calcifichi con un’ottima precisione e trattamenti decontratturanti, trigger point, drenanti di indiscussa efficacia
COSTI
- Un’onda d’urto focale ha costi di acquisto molto elevati (variabili tra € 25.000,00 e € 35.000,00) come anche i costi di manutenzione (sostituzione della sorgente). Tenendo conto solo i costi di rigenerazione della sorgente, per un trattamento di 1.000 shock, un trattamento ha un costo vivo di € 2,00. Le tipologie di trattamento sono comunque in numero limitato rispetto alle potenzialità del campo applicativo di un’onda d’urto radiale. Per questo motivo dal punto di vista economico, la seduta dovrà costare di più e i tempi di rientro dell’investimento saranno più lunghi
- Un’onda d’urto radiale ha costi di acquisto più contenuti (€ 12.000,00 – € 18.000,00 ) e costi di manutenzione ordinaria più bassi. Prevedendo Un trattamento medio di circa 2.000 shock, il costo vivo del trattamento si aggira intorno a € 0,5 fermo restando l’efficacia terapeutica. Inoltre non deve essere per forza utilizzata dal medico a causa della pericolosità del punto focale
Vuoi approfondire il prodotto, leggi la scheda informativa che ti propongo
CARUSO DENIS
[…] Onde d’urto Radiali Vs Onde d’urto Focali 05/11/2018 […]
Faccia attenzione, corregga a questo punto il testo:
Con questo non voglio comunque paragonare l’efficacia del trattamento tra un’onda focale ed una radiale poiché comunque a parità di densità di energia il fuoco di un’onda d’urto focale risulterà sempre essere più “chirurgico” di quello di un’onda d’urto focale.
camilla grazie mille del feedback. Non mi ero accorto dell’errore madornale. ho già provveduto a correggere. Grazie Grazie. Spero comunque possa essere stato utile l’articolo
Domanda 1 : Si tratta di refusi quando si comparano onde d’urto radiali con onde d’urto radiali quando si parla di densità di energia?
Domanda 2 : Sempre sulla densità di energia, si possono avere più dettagli circa la prima immagine per capire meglio come regolare la potenza della macchina durante i diversi trattamenti? Grazie
Buongiorno Sig. Omar
La voglio anzitutto ringraziare per il suo feedback
Mi scuso nel ritardo della risposta ma mi era sfuggito il suo commento.
Rimendio subito
Risposta 1) Effettivamente è un refuso. L’ho già corretto
Risposta 2) L’immagine è puramente indicatiova che serve per capire come si distribuisce l’energia creata con un’onda d’urto focale rispetto ad una radiale. Come regolare la potenza è frutto di esperioenza, non esiste uno schema preciso poichè la distribuzione dell’energia dipende da molti fattori tra cui la materia di trasmissione ovvero dipende anche tanto dall’elasticità del tessuto ( ad esempio ). Quindi trattare una stessa patologia su una persona magra o robusta, di 30 anni o di 60, incide molto.
Sono riuscito a spiegarmi?
Grazie ancora
In questa pagina ci sono scritte un fottio di stupidaggini dal punto di vista tecnico. Per esempio la densità di energia si misura sul volume focale, che per definizione non esiste nelle onde d’urto radiali
Gentile Sig. Terri.
La ringrazio del suo feedback anche se penso che ci siano modi molto meno aggressivi per esprimere un concetto.
Poichè non mi ritengo una persona impreparata ma nemmeno infallibile, ritengo che, con modi più pacati, si possano esprimere i propri pensieri senza essere offensivi. Detto questo, ritengo che concetti nuovi possano essere condivisi quindi: perchè oltre a denigrare ciò che è stato scritto magari non indica lei cosa è corretto? Così fa il bene dei suoi colleghi che leggono. Magari abbiamo punti di vista differenti cioè a volte esistono modi diversi ( non esiste giusto o sbagliato ) per esprimere lo stesso concetto.
Tengo a precisare che alcuni elementi inseriti negli articoli ( tra cui quello inserito sulle onde d’urto radiali) derivano da concetti indicati in libri di testo riconosciuti. Quello in questo caso a cui faccio riferimento è il libro di testo di Alessandro Zati e Alessandro Valent TERAPIA FISICA edito da Minerva Medica.
Detto questo, sono aperto alle discussioni ma ci sono modi e modi e “Fottio di stupidaggini” non mi sembra un modo elegante ma aggressivo e per nulla costruttivo. Gli articoli scritti non servono per vendere nulla ( non è il mio interesse ) ma informare.
Se poi ci sono delle inesattezze le si possono comunicare in modi più gentili.
Grazie comunque del feedback.
Approfondirò meglio questo concetto