La T.e.ca.r. Terapia. La modalità RESISTIVA e CAPACITIVA
Molti miei colleghi spiegano che le apparecchiature da loro proposte sono speciali perché al loro interno hanno DUE GENERATORI: uno per la modalità resistiva e uno per la modalità capacitiva.
Oppure altri che dichiarano che la loro apparecchiatura è migliore poiché propongono un generatore ad una frequenza sola ma che in dotazione danno solo ELETTRODI METALLICI poiché è cambiando il MANIPOLO che definiscono se lavorare in modalità resistiva o capacitiva
Da queste affermazioni vorrei tecnicamente chiarire una cosa:
La differenza di modalità di lavoro RESISTIVO o CAPACITIVO non è dato da un diverso funzionamento dell’apparecchio o da un manipolo particolare.
DIPENDE DAL TIPO DI ACCOPPIAMENTO CHE HA IL PAZIENTE CON L’APPARECCHIATURA.
Mi spiego meglio riprendendo il concetto del principio di funzionamento della T.E.CA.R.
Secondo il PRINCIPIO del CONDENSATORE, quando noi abbiamo due elettrodi metallici collegati ad un generatore che crea una differenza di potenziale e nel mezzo posizioniamo del materiale più isolante rispetto gli elettrodi (il nostro corpo), la corrente correrà velocemente nel muscolo perché pieno di liquido (acqua e quindi buon conduttore), lo farà meno nelle articolazioni e nei tendini avendo così la tendenza ad “incastrarsi”. Ed è proprio qui che avrò il maggior effetto termico.
Quindi il maggior scambio energetico lo avrò praticamente nel punto di maggior isolamento
A questo punto andiamo a fare delle considerazioni pratiche
MODALITA’ RESISTIVA
In sintesi la MODALITA’ RESISTIVA agisce prevalentemente sui tessuti di maggior resistenza:
In sintesi la MODALITA’ CAPACITIVA agisce prevalentemente sui tessuti molli:
Chiaro e sintetico. Complimenti.
Grazie mille Paolo
Comprensibilissimo!!!