LA FISIOTERAPIA COME ALLENAMENTO (parte 2)
Ricollegandomi all’articolo del 15/04/2021 ( se te lo sei perso collegati a https://www.cle-elettromedicali.it/metodiche/la-fisioterapia-come-allenamento/), voglio dar seguito al ragionamento iniziando con una citazione:
IL MOVIMENTO RICHIEDE L’INTEGRAZIONE DI ADEGUATE ED APPROPRIATE
INFORMAZIONI SENSORIALI, VISIVE, VESTIBOLARI E DAL SISTEMA SOMATO-SENSORIALE
PER GENERARE UNA RISPOSTA MOTORIA CORRETTA
In una riabilitazione all’arto inferiore, la combinazione di alterazioni strutturali, del metabolismo tissutale e un’alterata meccanica del carico articolare, rivestono un ruolo importante nell’insorgenza o progressione dell’artrosi articolare.
E’ statisticamente provato che dopo interventi protesici, esiti di LCA, meniscectomie, semplici infortuni all’arto inferiore, oppure semplicemente a causa di patologie artrosiche ed artritiche, sono presenti disturbi somato-sensoriali persistenti.
Questi sono associati ad una peggior qualità del movimento e ciò rappresenta, o può rappresentare:
- l’inizio di un effetto domino di alterazioni responsabili di
- disturbi motori
- deficit della biomeccanica del passo
- deficit dell’equilibrio.
Per questo è fondamentale che un ottimo P.R.I. , anche per un semplice trattamento di distorsione di caviglia, preveda:
- Sintesi Clinica corretta
- Valutazione globale
- Valutazione delle limitazioni
- Terapia ( manuale o strumentale o la sinergia di entrambe)
- Esercizi distrettuali e di riequilibrio
- Monitoraggio degli obbiettivi e dei miglioramenti
- Valutazione finale
Ancora, dopo un buon lavoro distrettuale per l’abbattimento del dolore, il recupero di articolarità e della forza, è importante il recupero del comportamento abituale con esercizi globali.
Come?
ATTRAVERSO L’ESERCIZIO ISOINERZIALE
Vediamo come funziona:
quando ti alleni con un peso, con la tua forza cerchi di vincere la forza di gravità.
Questo gesto è composto da tre diversi momenti, dove l’attivazione dei muscoli è ben distinta
- Fase Concentrica, ovvero quella fase dove la tua forza supera quella della gravità e dove il peso si muove in direzione contraria ad essa
- Fase di Transizione (o di inversione del movimento), dove la forza di gravità e la tua forza sono identiche e dove il peso è pari a 0
- Fase Eccentrica, dove la tua forza deve contrastare quella della gravità per rallentare il carico
Nell’esercizio Isotonico tradizionale la forza sviluppata per la fase concentrica e per la fase eccentrica, sono diverse
Nel metodo isoinerziale il lavoro prodotto durante la fase concentrica è trasformato in energia cinetica e dissipato nella fase eccentrica.
La parola isoinerziale nasce dalla fusione dl termine “iso” che significa “stesso” e del termine “inerzia” che significa “resistenza“. Si tratta quindi di un nuovo concetto di allenamento muscolare che sfrutta macchinari con una resistenza creata da una massa, messa in rotazione dal movimento dell’utente stesso.
Il risultato sarà una maggiore espressione di potenza eccentrica e quindi una maggiore attivazione della muscolatura interessata, rispetto a quanto non sia possibile con la metodologia isotonica.
In ambito riabilitativo le apparecchiature isoinerziali permettono di ricreare situazioni di attivazione muscolare direttamente legate alle accelerazioni, modulabili e direttamente proporzionali alla forza espressa, raggiungendo più facilmente maggiori carichi di lavoro e un miglior condizionamento muscolare, oltre che a tempi di recupero più veloci.
In particolare:
- nella fase concentrica il muscolo si contrae
- la cinghia di trasmissione si allunga e si svolge da un albero volano collegato ad una massa.
- Il volano accelera per effetto della Forza
- Nella fase di transizione il volano continua a girare con la velocità acquisita
- Nella fase eccentrica la cinghia si riavvolge (effetto yo-yo) il muscolo si contrae in allungamento per contrastare la velocità e fermare il volano
MA QUALI SONO I PRINCIPALI VANTAGGI DELL’ALLENAMENTO ISOINERZIALE IN RIABILITAZIONE?
- L’allenamento isoinerziale permette di lavorare sia nella fase concentrica (accorciamento del muscolo) che nella fase eccentrica (allungamento del muscolo). Permette di assicurare una corretta postura del corpo ed implica una maggiore coordinazione motoria rispetto ad altri tipi di allenamento.
- Nella metodica isoinerziale la resistenza si adatta in ogni momento ed è proporzionale alla forza che viene sviluppata
-
L’allenamento isoinerziale comporta uno sforzo cadiopolmonare minore rispetto ad altri tipi di allenamento.
- E’ in grado di generare forze più alte rispetto alle altre modalità tradizionali di allenamento
- Il lavoro isoinerziale attivando la fase concentrica ed eccentrica permette di diminuire i tempi di allenamento.
- L’allenamento isoinerziale migliora la coordinazione e la forza rispetto l’allenamento convenzionale
- Mostra un’attivazione neuromuscolare unica che comporta un minor affaticamento e che può essere allenata in modo mirato
- Stimola micro-adattamenti che sono molto specifici e rigenerano il tessuto muscolare
- Con l’allenamento isoinerziale si riducono le restrizioni biomeccaniche
Buona Fisioterapia
DENIS CARUSO
Grande come sempre